31 ott 2010

Nuovi Argomenti

È bello come la rivista Nuovi Argomenti - una delle più autorevoli riviste di letteratura che sia mai esistita - abbia a cuore i suoi appassionati. Abbonarsi a Nuovi Argomenti è facilissimo - come scalare l'Everest con le scarpe slacciate e i lacci delle due scarpe legati fra di loro. Un' impresa, giuro, non saprei come dimostrarvelo se non invitandovi a provarci, perciò: su provateci! Dopo mille peripezie e dopo aver dichiarato di esser disposti ad immolare vostra madre pur di avere quell'abbonamento ti fanno un test psicoattitudinale difficilissimo, e non contenti alla fine ti fanno: "Sei proprio sicuro? Ma sei proprio sicuro? Se scendi più in basso potrai abbonarti a Penthouse con un semplice click! Vabbene, allora sei testa dura, dai, solo un'ultima domanda: [(1+i)/√2]²/(1+i)/2+(1+i²+2i)/2= ?"
Solo coloro che sono riusciti a resistere alle comodità di Penthouse e quelli che alle elementari risolvevano problemi di Hilbert a colazione, tra un choco pops e l'altro, potranno aspirare alla vanitas elitaria di essere abbonati a Nuovi Argomenti, non lettori, perché quello è l'ultimo gradino, come raggiungere il decimo dan: provate ad immaginare cosa si deve fare per scriverci su - si vocifera che il primo caporedattore si firmasse Dio, e non so se fosse una coincidenza. Sta di fatto che poi Nuovi Argomenti coltiva l'affetto dei suoi appassionati, con un'ottima presenza su internet e nei social network, tant'è che a entrare nel blog della rivista ci si aspetta solo il passaggio di una balla di fieno, è l'unico sito in cui si può vedere la polvere sui post più vecchi. Ma nonostante questo, l'attenzione per il lato virtuale del noto trimestrale è maniacale, basti questo - l'ultimo post da cinque anni a questa parte, scritto da Moravia, a giudicare da una sommaria analisi filologica - come esempio.

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